Se c’è un settore che non conosce crisi, è quello del camper e dei caravan. Tra fiere, nuove immatricolazioni e un vero e proprio cambio di mentalità, gli italiani hanno scoperto (o riscoperto) la libertà di viaggiare su quattro ruote. È un vero e proprio stile di vita, un modo diverso di concepire il tempo libero, l’avventura e persino il lavoro.
In questo articolo, parleremo dei numeri da record delle immatricolazioni di camper nel 2024, di investimenti istituzionali per le aree di sosta e del successo del made in Italy, amato in tutta Europa.
Camper e caravan in crescita: +19% in un anno, e non è finita qui
Da gennaio a dicembre 2024, le immatricolazioni di camper in Italia hanno segnato un +19,20% rispetto all’anno precedente. Un boom che non si vedeva da tempo e che dimostra come gli italiani abbiano fatto propria l’idea di viaggiare in totale libertà. In Europa, le vendite sono aumentate del 9,5%, segno che la passione per le quattro ruote (e un po’ di avventura) non ha confini.
Cosa spinge così tante persone a scegliere il camper? La risposta è semplice: flessibilità. Si parte per un weekend, un “ponte” o un viaggio di mesi, senza doversi legare a prenotazioni o orari. Poi c’è la voglia di scoprire luoghi fuori dai soliti circuiti, magari quei borghi che solo con un camper puoi raggiungere con facilità.
Nel prossimo paragrafo, parleremo degli investimenti pubblici per le aree di sosta: una buona notizia per chi ama viaggiare senza pensieri.
Turismo su ruote: lo Stato (e le regioni) scommettono sul camper
Il Ministero del Turismo ha stanziato ben 32,8 milioni di euro per sviluppare aree di sosta dedicate a camper e caravan. Un segnale importante, che dimostra quanto questo settore sia diventato centrale per l’economia del Paese. Alcune regioni non sono rimaste a guardare: il Piemonte, per esempio, ha destinato 1,9 milioni alla riqualificazione di queste strutture.
Perché tutto questo interesse? Semplice: chi viaggia su ruote spende. Dalla ristorazione all’artigianato, dal noleggio ai servizi, il turismo open air porta ricchezza soprattutto nei territori meno battuti dal turismo di massa. Con numeri così in crescita, è normale che le istituzioni corrano ai ripari.
A proposito di numeri: sapevi che l’Italia è il terzo produttore europeo di camper? Te lo raccontiamo nel prossimo paragrafo.
Made in Italy: i nostri camper conquistano l’Europa (e non solo)
Dietro a ogni viaggio c’è un’industria che lavora senza sosta. L’Italia è infatti il terzo produttore europeo di camper, dopo Germania e Francia, con un fatturato che supera il miliardo di euro e oltre 8.000 addetti. C’è un dettaglio che fa ancora più piacere: l’80% della produzione viene esportata.
Il motivo? Design impeccabile, qualità elevata e quella passione per le auto italiane che si riconosce a chilometri di distanza. Dai camper piccoli e compatti ai modelli più lussuosi, il nostro Paese sa come soddisfare ogni esigenza. Con eventi come Italia Camper Sud o Genova Camper, la visibilità del settore non fa che aumentare.